28 ottobre dalle h 21 | Cagliari – Teatro Massimo
EQUILIBRIO DINAMICO
“Nostos - Il Ritorno”
PRIMA ASSOLUTA
ITALIA (Puglia)
Ideazione e Drammaturgia: Roberta Ferrara e Alessandro Maggi
Coreografie: Roberta Ferrara
Musiche originali: Alessandro Maggi
Danzatori: Anabel Barotte Moreno e Diego Martinez Buceta
Coproduzione: ArtGarage
Collaborazioni produttive: Epos Teatro, Find Festival
Con il sostegno di Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e Scenario Pubblico
Nostos – in greco νόστος – ritorno, è il termine che trasmette quel senso di circolarità del viaggio dell’esistenza il cui fine ultimo è arrivare a sé stessi. Il Nostos è annoverato tra i motivi letterari più antichi e diffusi, il cui archetipo è proprio il lungo viaggio di Ulisse; un viaggio che, significativamente, è un ritorno: il suo obiettivo non è condurre l’eroe a una meta, ma ricondurlo in maniera circolare – più esperto della vita e quindi più saggio – al suo originario punto di partenza: a casa. Una casa fisica, Itaca. Una casa interiore, la conoscenza di sé.
Nella poesia di Costantino Kavafis, Itaca diventa metafora stessa del viaggio, Itaca non è solo il rientro a casa dell’eroe in balìa delle onde – di se stesso, dei suoi dèmoni – ma diventa il viaggio stesso, il motivo del viaggiare. Un lavoro sinergico quello pensato e creato da Alessandro Maggi e Roberta Ferrara che decidono di unire la loro attenzione verso il “sentire umano” restando in costante ascolto con mente, corpo e spirito. In Nostos, Alessandro e Roberta, decidono di raccontarsi, di mostrare gli abissi e i venti contrari quanto i giorni del sorgere del sole e il tramontare della luna del proprio viaggio, restituendo un quadro nudo e intimo di quel sentire che appartiene a due anime che hanno deciso di navigare in ascolto con se stesse e il mondo circostante in assoluta quiete. In viaggio con D’Io.
Un lavoro evocativo, che si affida per tutto il processo creativo, ad una potente ricerca di immagini visive/sonore e suggestioni che aprono varchi a nuovi universi interiori con cui dialogare. In questo errare, che si preannuncia suggestivo nel suo personale intento, i due autori vogliono condividere la propria solitaria esperienza trascendentale.
Nostos vuole essere un singolare invito ad interrogarsi e iniziare il personale viaggio… il viaggio verso la propria Itaca.