Domenica 13 ottobre h 19 | Bastione Saint Remy
Mandala Dance Company (Lazio) | Insieme
Concept, coreografia e regia Paola Sorressa
Danzatori/Interpreti Alessia Stocchi e Davide Galuppi
Disegno Luci Luca Bevilacqua
Musiche aheloy!, Opto, Opiate, Alva Noto
Col sostegno di Canova 22 (progetto CLOSE UP - Culture in Movimento, Roma Capitale/Siae), RP Consulting, Culturalmente, Spazio Agorà, MIC
Produzione Mandala Dance Company
Gaetano Palermo (Sicilia) | Swan Danza Urbana XL
Concept e coreografia Gaetano Palermo
Interprete Rita Di Leo
Sound design e tecnica Luca Gallio
Assistenza artistica Michele Petrosino
Costumi Gaetano Palermo
Amministrazione Klm – Kinkaleri / Le Supplici / mk
Prosthetics Crea Fx
Produzione La Biennale di Venezia
Con il supporto di Casa della cultura Italo Calvino; H(ABITA)T - Rete di Spazi per la Danza;
Associazione QB Quanto Basta
Mandala Dance Company
L’amore del corpo dell’uomo o della donna elude ogni descrizione, il corpo stesso elude ogni descrizione, quello del maschio è perfetto, e quello della donna è perfetto. “Canto il corpo elettrico” di Walt Whitman
Mandala Dance Company è una compagnia di produzione supportata da MIC (Ministero della Cultura - direzione generale spettacolo dal vivo). Attiva in Italia e all’estero (USA, Algeria, Thailandia, Messico, Tunisia, Spagna, Polonia) Mandala D.C. ha ricevuto numerosi premi alla coreografia e vanta diverse coproduzioni con Teatri e Festival (Comunale di Modena, Paesaggi del Corpo e Dance Screen in The Land). Dal 2022 grazie al nuovo format NVED_Nuovi Vettori Evolutivi Danza coinvolge giovani coreografi italiani. Mandala D.C. collabora con Università, Enti locali e territoriali, Istituzioni nazionali ed internazionali (Istituti Italiani di Cultura, Università di Guadalajara_MEX, Ruth Page Center For the Art e Loyola University di Chicago_USA).
Gaetano Palermo
Swan è una performance che si ispira all’assolo La morte del cigno, che Michel Fokine coreografò per Anna Pavlova nel 1901. Da questo prende le mosse un lavoro che oltrepassa le tradizionali definizioni di danza e di teatro e che utilizza la pratica sportiva mettendola a tema sul piano formale e concettuale. La scena è una scena qualunque: una ragazza sui pattini si allena ascoltando della musica in cuffia e si riprende live con il proprio cellulare. Come rinchiusa in una bolla, si libra con trasporto e ostinazione in traiettorie ellittiche ritornanti. Il solipsismo che le compete è quello dell’esercizio sportivo, dell’intimità̀ esibita del rapporto con il proprio corpo, le proprie possibilità̀ e i propri limiti. Esistenza come insistenza: l’azione si reitera in figure sempre più̀ ardite divenendo prova di resistenza, al contempo fisica ed esistenziale. Il soggetto è la caduta, la ferita, lo strappo muscolare di un’umanità̀ in fuga da sé stessa, che ruota narcisisticamente in bilico sul proprio asse in cerca di uno spettro di identità̀ e affermazione. Swan è il ritratto della vita in tutta la tragica banalità̀ di una coazione a ripetere. Il baluginio di una natura morta sempre sorgente. Dell’esistenza come esercizio grottesco di morte, al di là di ogni salvazione